mercoledì 29 aprile 2009

Installare Internet Explorer su Linux (Ubuntu e altri)

Per chi non possa proprio farne a meno, per motivi di testing, oppure perché purtroppo alcuni siti o applicazioni funzionano solo con quello, è possibile installare in modo molto semplice Internet Explorer su Linux.

La cosa è facilitata da un programmino (un semplice script, free e open source) che si chiama IEs4Linux. Il programma funziona su qualunque distribuzione Linux (ma anche altri sistemi non Windows) su cui giri Wine (un software che permette a programmi scritti per Windows di girare su altri sistemi operativi).

L’installazione occupa molto meno spazio di quanto solitamente faccia su un PC Windows, in quanto scarica solo i componenti necessari al browser, e non Outlook Express, Media Player, ecc.

Prerequisiti per poter procedere all’installazione sono, oltre a IEs4Linux, Wine e Cabextract.

Per installare questi ultimi, ad esempio su Ubuntu, nel caso non lo siano già, occorre eseguire, da una finestra di terminale (Applicazioni -> Accessori -> Terminale) il comando

sudo apt-get install wine cabextract

Poi bisogna scaricare l’archivio compresso di IEs4Linux, estrarne il contenuto ed eseguire lo script

wget http://www.tatanka.com.br/ies4linux/\
downloads/ies4linux-latest.tar.gz
tar zxvf ies4linux-latest.tar.gz
cd ies4linux-*
./ies4linux

A questo punto partirà l’installazione, che proporrà inizialmente alcune scelte da fare:

atrogu@ubuntu64:~/ies4linux-2.0.5$ ./ies4linux
Benvenuto, atrogu! Io sono IEs4Linux.
Sono in grado di installare IE 6, 5.5 and 5.0 per te in modo facile e veloce.
Devi solo confermare quattro risposte per avere il tuo IE.

Adesso ti farò alcune domande. devi solo rispondere s o n (la risposta predefinita è in grassetto)


Vuoi installare anche IE 5.5 SP2? [ s / n ] n

IE può essere installato usando una delle seguenti localizzazioni:
EN-US PT-BR DE FR ES IT NL SV JA KO NO
DA CN TW FI PL HU AR HE CS PT RU EL TR
La tua lingua predefinita è IT. Premi INVIO per confermarla, o scegli una di quelle indicate:

Installerò tutto in /home/atrogu/.ies4linux
Installerò anche il plugin di Adobe Flash 9 e creerò l'icona sul desktop.
Queste scelte di soddisfano? (Per una configurazione avanzata digita n) [ s / n ]

BENE! Cominciamo l'installazione...

Scarico tutto quello che serve...
DCOM98.EXE
--09:12:49-- http://download.microsoft.com/download/d/1/3/d13cd456-f0cf-4fb2-a17f-20afc79f8a51/DCOM98.EXE
=> `/home/atrogu/.ies4linux/downloads/DCOM98.EXE'
Risoluzione di download.microsoft.com in corso... 213.254.211.14, 213.254.211.8
Connessione a download.microsoft.com|213.254.211.14:80... connesso.
HTTP richiesta inviata, aspetto la risposta... 200 OK
Lunghezza: 1,229,056 (1.2M) [application/octet-stream]

100%[===========================================================================>] 1,229,056 341.93K/s ETA 00:00

09:12:54 (314.41 KB/s) - "/home/atrogu/.ies4linux/downloads/DCOM98.EXE" salvato [1229056/1229056]

E poi procederà scaricando tutti gli altri componenti necessari.

Al termine dello scaricamento installerà il tutto:

Installo IE 6
Inizializzo
Creo i file per Wine
Estraggo i file dai CAB.
Processo i file inf
Installo IE 6
Installo i TTF Fonts
Installo RICHED20
Installo ActiveX MFC40
Installo DCOM98
Installo i registri
Finalizzo
[ OK ]

Installo Flash Player 9
Estraggo i files
Installo flash 9 ie6
[ OK ]

L'installazione di IE in Linux è finita!

Per lanciare IE, digita:
/home/atrogu/bin/ie6

E Internet Explorer funziona (anche molto velocemente)! Comunque consiglio di NON usarlo per la normale navigazione, ma solo in caso di necessità.

venerdì 24 aprile 2009

Ubuntu 9.04 Jaunty Jackalope è ufficiale!!!

Attesa come sempre, è finalmente arrivata la data del rilascio di Ubuntu 9.04 Jaunty Jackalope. Oggi il team di Ubuntu ha annunciato il rilascio ufficiale della nuova versione di Ubuntu, per la prima volta disponibile in tre diverse versioni: Ubuntu Desktop Edition, Ubuntu Server Edition ed Ubuntu Netbook Remix.

Diverse le novità, si è lavorato in diversi settori, in particolare sugli strumenti di produttività, sul web browser, sugli strumenti per le foto, musica e video, sugli strumenti per l’ufficio e sull’accessibilità.

In particolare, come ogni sei mesi, è stata inclusa la nuova versione di GNOME, in Ubuntu 9.04 Jaunty Jackalope è stato inserito GNOME 2.26, che tra l’altro sfrutta le caratteristiche dell’integrazione di brasero ed il nuovo gestore delle preferenze del monitor.

Negli strati inferiori si nota la presenza di X.Org 1.6, il server grafico rilasciato a Gennaio 2009. E’ presente Mesa 3D DRI 7.4 e i driver di molte schede video sono stati portati alla versione free. In particolarei driver ATI free (-ati) usano l’accelerazione EXA di default, supportano l’accelerazione 2D per i chipset delle famiglie R6xx/R7xx, mentre per i chipset della famiglia R5xx è disponibile il supporto 3D. Inoltre sono disponibili anche i driver ATI proprietari (-fglrx) per gli utenti che utilizzano schede video basate sui chipset R6xx/R7xx e necessitano del support 3D.
I driver Intel free ( -intel) ora usano GEM per la gestione della memoria e rendono disponibile la nuova architettura per l’accelerazione UXA ed è disponibile opzionalmente il supporto DRI2.

Per le periferiche di input è stat posta particolare attenzione alle tavolette grafiche Wacom che sono ora abilitate automaticamente quando collegate, senza richiesta di modifiche al file xorg.conf.

Per gli aspetti grafici si è già straparlato del nuovo sistema di notifica delle applicazioni che per la prima volta appare nel dekstop di Ubuntu.

Anche il sistema di avvio ha subito particolari miglioramenti, le performance di boot sono notevolmente migliorate, riuscendo in molti casi ad avere un avvio in meno di 25 secondi.

Per quanto riguarda i software, in Ubuntu Jaunty Jackalope è presente il Kernel Linux 2.6.28-11.37, basato sul Kernel 2.6.28.8. Grazie alla nuova versione del kernel è stato possibile usufruire di alcune nuove caratteristiche, come ad esempio il supporto al nuovo filesystem ext4 che dovrebbe diventare il filesystem predefinito dalla prossima versione, nonostante ciò ext3 rimane il filesystem di default.
Il browser predefinito è Mozilla Firefox 3, il client di Instant Messaging è Pidgin 2.5.5, per le immagini F-Spot 0.5.0.3 ed infine OpenOffice.org 3.0.1.

Per la parte server invece si è già parlato tanto del supporto al cloud computing, Ubuntu 9.04 Server Edition contiene la tecnologia Eucalyptus che permette di utilizzare il proprio server per pubblicare, sperimentare e testare dei cloud privati conformi alle API di Amazon EC2. Con Eucalyptus, in Ubuntu è possibile creare macchine virtuali, configurare cluster multipli in un singolo Cloud e fornire spesso un EBS (elastic block storage) equivalente e compatibile allo storage S3.

Infine sempre per i server anche il mail server è stato semplificato ed è stato reso disponibile il pacchetto dovecot-postfix che fornisce uno stack completo con il supporto per SMTP, POP3, edIMAP con TLS e SASL.

La versione finale di Ubuntu 9.04 è pronta per essere scaricata e installata. Il sistema operativo Open Source sponsorizzato da Canonical, arriva in 3 edizioni, desktop, server, e Netbook Remix, espressamente pensata per i NetPC.

A primo impatto si notano subito la rinnovata interfaccia, e un boot screen diverso, che impiega meno tempo per passare al desktop pronto da utilizzare, questo grazie alla riduzione sensibile dei tempi di avvio.

Il team ha fatto notevoli sforzi nel rendere Ubuntu 9.04 un sistema da passeggio amico dei laptop, e con un migliore supporto per le reti mobile 3G.

Per gli utenti che preferiscono l’ambiante KDE, anche Kubuntu 9.04 è stato rilasciato, accompagnato da Mythbuntu 9.04, versione contenente MythTv, ottimo media center.

Se volete provare Ubuntu 9.04 senza intaccare il sistema operativo Windows, potete farlo usando Wubi, oppure optare per un sistema virtuale, vi assicuro niente di più facile usando VirtualBox.

ODDCAST - Text to Speech

oddotext

Un interessante applicazione in falsh dove delle persone pronunciano parole oppure frasi in diverse lingue. La qualità della pronuncia in italiano é buona, forsi migliore di altre applicazioni vocali. È molto utile quando non si sa pronunciare una parola in una lingua straniera.

Per ulteriori informazioni visita il sito: http://www.oddcast.com/home/demos/tts/tts_example.php?sitepal

martedì 21 aprile 2009

VirtualBox: Utilizzare le cartelle condivise tra Linux e Windows

vbox_logo2_gradient.png

Parecchi di voi utilizzeranno VirtualBox per far girare Windows dentro il proprio amato Linux.

E, di sicuro, parecchi di voi, avranno avuto l’esigenza di trasferire dei dati dalla vostra macchina Linux al Windows virtualizzato.

VirtualBox è già predisposto per supportare le cartelle condivise.

Potete aggiungere una cartella condivisa in diversi modi:

  • Dalle impostazioni della vostro macchina virtuale (se la macchina virtuale è spenta)
  • Dal menù Devices > Shared Folder o dall’iconcina a forma di cartella in basso a destra (se la macchian virtuale è in esecuzione)

vboxshare.png

Entrambi i modi vi faranno accedere a una maschera in cui potete aggiungere una cartella condivisa semplicemente selezionando la cartella che desiderate condividere dal vostro sistema linux e il nome di tale condivisione.

Bene, il grosso è fatto.

Ora la domanda è : “Come faccio da windows ad accedere a tale cartella?

Premete il menù start > esegui e digitate:

net use x: \\vboxsvr\nome_cartella_condivisa

Fate attenzione a sostituire nome_cartella_condivisa con il nome della condivisione inserito nel passo precedente.

vbox2.png

Ora da gestione risorse vedrete un nuova unità contraddistinta dalla lettera X: (se volete potete cambiare tale lettera modificando il comando dato precedentemente) e potete copiare e mettere dei file.

lunedì 20 aprile 2009

DiskInternals Linux Reader

How to get safe and quick access to alternative file systems? DiskInternals Linux Reader is a new easy way to do this. This program plays the role of a bridge between your Windows and Ext2/Ext3 Linux file systems. This easy-to-use tool runs under Windows and allows you to browse Ext2/Ext3 Linux file systems and extract files from there.

There are a number of evident merits of the program, which you should know. First of all, DiskInternals Linux Reader is absolutely free. Secondly, the program provides for read-only access and does not allow you to make records in Ext2/Ext3 file system partitions. This guarantees that the interference in an alterative file system will not affect the work of Linux later. Apart from this, it is necessary to note, that it gives you an opportunity to use common Windows Explorer for extracting data. A preview option for pictures is one more pleasant point, which is worth mentioning.

How to get safe and quick access to Ext2/Ext3 Linux file systems? DiskInternals Linux Reader is an easy and short way to solve the problem!

While saving, it ignores file security policies. It means that it is possible to access absolutely any file on a Linux disk from Windows. The program can create and open images of Ext2/Ext3 disks.



Download now

venerdì 17 aprile 2009

Virtual box : gestisci più sistemi operativi

Virtual box è una applicazione che ci permette di installare un sistema operativo nuovo da un sistema operativo che già utilizziamo e ci permette di poterli usare entrambi allo stesso tempo.

Virtual Box permette di installare come sistema ospite praticamente tutte le versioni di Windows, Linux, Mac ed altre. Nel sito di Virtual Box si trova una pagina con l'elenco completo dei sistemi operativi installabili.

Per l'installazione di un nuovo sistema, una volta avviato il programma, ci sarà una schermata come questa:


Si possono vedere i pulsanti per gestire più macchine virtuali e l'elenco di quelle già installate. A fianco dell'elenco ci sono alcune informazioni. Per creare una nuova macchina, cliccare sul pulsante New. Appare una procedura guidata che, dopo le prime schermate di istruzioni chiederà il nome ed il tipo di macchina virtuale che si vuole creare.

Sarà poi necessario specificare quanta RAM allocare alla macchina virtuale.

Come ultimo passaggio per la creazione dell'ambiente, si deve specificare un Hard Disk virtuale che verrà usato per il sistema ospite.

Fatto questo si può proseguire con l'installazione del sistema operativo nella macchina virtuale. Bisognerà quindi caricare dalla schermata di configurazione della macchina virtuale l'unità CD/DVD-ROM contenente il disco di installazione del sistema operativo e seguire la normale procedura di installazione del sistema operativo.


Manuale d'uso (in inglese) in .pdf: http://www.virtualbox.org/download/UserManual.pdf

Sito ufficiale: http://www.virtualbox.org/

Scaricare a seconda del sistema operativo: http://www.virtualbox.org/wiki/Downloads

mercoledì 15 aprile 2009

Nokia 6630 con Obex



Questo howto si propone di guidarvi passo passo nella configurazione di Debian per ottenere una comunicazione USB con dispositivi che fanno uso del protocollo OBEX (telefoni Nokia con O.S. Symbian ad esempio). Si arriverà ad usare allo scopo anche un frontend grafico: obextool. Per questo howto è stato usato un Nokia 6630.
Per il corretto funzionamento del tutto servono alcuni pacchetti relativi al protocollo obex e alcune librerie grafiche necessarie ad Obextool. Questa procedura è stata eseguita su Debian ma non dovreste avere problemi cambiando qualche comando elementare ad utilizzarla per qualsiasi distro.
Installare i seguenti pacchetti tramite APT: $ apt-get install obexftp obexserver openobex-apps libopenobex1 libopenobex-1.0-0 tcl8.4 tk8.4 bwidget Scaricate le librerie Tablelist da questo link tablelist4.6.tar.gz e scopattiamole in una locazione a piacere.
Collegate il telefono mediante cavetto usb e proviamo la connessione: $ /usr/bin/obex_test -u dovreste avere un output simile: Using USB transport, querying available interfaces
Interface 0: Nokia Nokia 6630 SYNCML-SYNC
Interface 1: Nokia Nokia 6630 PC Suite Services

Adesso vediamo se obexftp funziona a dovere: $ obexftp -u 1 -c C: -l questo comando appena digitato permette ad obexftp di connettersi via usb tramite il canale 1 e di listare il contenuto della cartella C: del telefono.
Dovrebbe restituire qualcosa del genere:
Adesso se si vuole provare a scaricare/uploadare dal/sul telefono si usano le flag -g (get) e -p (put).
Faccio un esempio: $ obexftp -u 1 -c 'E:\Videos' -p video.3gp
Se si vuole lavorare usando un interfaccia grafica dobbiamo ricorrere a obextool. Scaricare obextool da QUA, scompattelo in una directory a piacere e modificate il file obexwrap.sh nella cartella etc del programma in modo da farlo puntare al percorso di installazione di obexftp. Nel mio caso ho modificato la riga: obexftp -t /dev/modem "$@"
in
obexftp -t /usr/bin/obexftp -U 1 "$@" (sostituite il percorso sopra in base al vostro percorso del binario obexftp) Adesso modifichiamo obextool.tk in modo da farlo puntare al percorso dove abbiamo scompattato le librerie Tablelist. Modifichiamo la riga: exec wish "$0" ${1+"$@"}
in
TCLLIBPATH=percorso/tablelist/ exec wish "$0" ${1+"$@"}


Ora modifichiamo il file obextool.cfg, nella cartella etc di obextool andando a settare le righe config.memstatus e config.filemove a "0", mentre config.dir_slash impostarlo a "1". In conclusione non rimane altro che entrare nella cartella dove avete scompattato obextool e dare: $ ./obextool.tk
N.B. In alternativa si può installare obextool e le librerie tablelist anche da questi repository: deb http://www.stud.uni-karlsruhe.de/~ubq7/debian testing main
deb-src http://www.stud.uni-karlsruhe.de/~ubq7/debian testing main
In tal caso i file da modificare sono: /etc/obextool/obextool.cfg, nello stesso modo di come spiegato sopra.
/usr/bin/obextool.sh nel quale la riga 41
OBEXCMD_OPTIONS
deve apparire così:
OBEXCMD_OPTIONS=${OBEXCMD_OPTIONS:=obexftp -t /usr/bin/obexftp -u 1}

martedì 14 aprile 2009

Impostare l'ora di sistema e la hwclock

Semplice guida per impostare l'ora di sistema e la hwclock:

Spesso capita di accedere ad un server Linux e di scoprire che l’ora di sistema è completamente sbagliata. Rimettere a posto le cose è semplice, se non ci si dimentica che Linux tratta separatamente l’ora di sistema e quella del clock hardware. Non è sufficiente quindi aggiustare l’ora di sistema con il comando `date`, poiché al primo reboot del server l’ora di sistema verrebbe reimpostata automaticamente sincronizzandola con quella del clock hardware e annullando di fatto la modifica effettuata.

Ci si deve muovere quindi in due semplici passaggi:

  1. Per prima cosa impostare l’ora mediante il comando ‘date’:
    date --set 16:11
  2. Poi imporre all’orologio di sistema (hardware) la stessa ora mediante il comando di sincronizzazione:
    hwclock --directisa --systohc --utc

Se si lavora con Debian, l’opzione –directisa deve essere specificata anche nello script /etc/init.d/hwclock.sh, in cui va sostituita la riga:

HWCLOCKPARS=

con la riga:

HWCLOCKPARS="--directisa"

Questo è quanto…

mercoledì 8 aprile 2009

Clonezilla : Backup e ripristino dischi

Clonezilla è un software opensource che si propone come valida alternativa nell’ambito delle utilità per il “disk imaging” ossia per la creazione di file d’immagine che raccolgono informazioni sull’intero contenuto del disco fisso oppure di singole partizioni.

Il momento migliore per richiedere la generazione di un file d’immagine del contenuto dell’hard disk è, ad esempio, quello successivo alla corretta installazione del sistema operativo e di tutte le applicazioni preferite. Una volta configurato il personal computer secondo le proprie esigenze, nel caso in cui, in futuro, questo dovesse evidenziare malfunzionamenti o rallentamenti, si potrà agevolmente riportarlo allo stato immediatamente successivo all’installazione.

Clonezilla supporta un ampio numero di file system (ext2, ext3, xfs, FAT, NTFS, HFS+,…) tanto da proporsi come unica soluzione per il disk imaging di unità disco sulle quali sia stato installato Linux, Windows oppure Mac. Il software “registra” poi solamente i blocchi di dati effettivamente utilizzati sul disco in modo da rendere gli archivi di backup più compatti e snellire le operazioni di creazione dell’immagine e di ripristino.

L’utility opensource viene distribuita in due differenti versioni: Live e Server Edition. La prima è concepita per gli utenti domestici o per le realtà aziendali di piccole dimensioni; la seconda, invece, dà modo di gestire procedure di backup e ripristino centralizzato, attraverso la rete locale, di più computer.

Per utilizzare Clonezilla è sufficiente procedere al download del file ISO del programma. Questo dovrà poi essere masterizzato su supporto CD ROM che, lasciato inserito nel lettore all’avvio del personal computer, consentirà di avviare l’utilità. Affinché Clonezilla venga avviato da CD ROM al boot del sistema, è indispensabile controllare che nel BIOS sia impostata la corretta sequenza di avvio (il CD ROM deve essere la prima periferica ad essere avviata, altrimenti verrà regolarmente eseguito, dal disco fisso, il sistema oeprativo installato).

Il menù di avvio di Clonezilla permette di scegliere la risoluzione grafica da utilizzare.

L’opzione To RAM, boot media can be removed later consente eventualmente di copiare tutti i file necessari per il funzionamento del programma nella memoria RAM in modo tale che successivamente sia possibile rimuovere il CD di boot.

Una volta confermata la propria scelta premendo il tasto Invio, Clonezilla caricherà i file necessari quindi permetterà di scegliere la lingua preferita (al momento il software non è disponibile in lingua italiana).

Il layout di tastiera predefinito è quello statunitense. Utilizzando una tastiera italiana, basta selezionare la voce Select keymap from full list quindi selezionare la tastiera italiana più adatta (in genere, pc / qwerty / Italian / Standard / Standard).


Alla comparsa della successiva schermata, è sufficiente premere Invio in modo da selezionare Start Clonezilla.

Le alternative offerte dal programma di “disk imaging” sono due: è possibile, in primo luogo, salvare il contenuto di un disco o di una singola partizione all’interno di un file d’immagine, ripristinabile successivamente. In alternativa, Clonezilla consente di “clonare” interamente un disco od una partizione verso un’altra unità.

Nel caso in cui si opti per la prima voce (creazione di un file d’immagine), Clonezilla richiede di indicare dove si intende memorizzare il file di backup. Local_dev può essere scelto per salvare il file d’immagine in una cartella qualsiasi su disco fisso oppure su un’unità di memorizzazione esterna.

Nel caso in cui si intenda memorizzare il file d’immagine su un’unità esterna USB, si dovrà provvedere a connetterla non appena Clonezilla mostrerà il messaggio, di colore giallo, “If you want to use USB device as Clonezilla image repository, please insert USB devide into this machine now”. Dopo aver atteso almeno cinque secondi, è sufficiente premere il tasto Invio per proseguire.

Attraverso la finestra successiva, si dovrà selezionare unicamente l’unità da impiegare per la memorizzazione del file d’immagine generato. Come spiega chiaramente Clonezilla, non deve essere assolutamente indicata l’unità il cui contenuto è oggetto della creazione dell’archivio di backup.

I vari comandi savedisk e restoredisk permetteranno di creare un file d’immagine o di ripristinarne il contenuto di un intero disco fisso. Le voci saveparts e restoreparts permettono invece di operare su singole partizioni.

Le successive schermate presentano una serie di opzioni che permettono di scegliere quali programmi usare per il disk imaging (di default vengono presentati ntfsclone - partimage - dd), se attendere la conferma manuale dell’utente prima di avviare l’operazione di copia dei file (client waits for confirmation before cloning) e così via. Interessante l’opzione (Remove page and hibernation files in Win if exists) che si occupa di rimuovere automaticamente dal file d’immagine il file di paging di Windows e quello impiegato per l’ibernazione del sistema.
Mediante le schermate seguenti, si ha modo di scegliere il livello di compressione del file di backup e di specificare se spezzare automaticamente il file d’immagine in più parti. Digitando 0 il file risultante non sarà suddiviso in più porzioni altrimenti verranno create più parti, sotto forma di singoli file, della dimensione massima (in MB) specificata.

Come ultimo passo, verrà richiesto il nome da assegnare alla cartella contenente il file d’immagine e l’unità oggetto del backup. Ecco come si presenta la cartella contenente il file d’immagine prodotto con Clonezilla:


La procedura per l’eventuale ripristino del contenuto del file d’immagine è pressoché identica. Sarà sufficiente solamente scegliere restoredisk alla comparsa della finestra Choose the mode.

In definitiva, Clonezilla si rivela un programma molto versatile grazie alla sua abilità di leggere e ripristinare il contenuto di dischi e partizioni formattati con i file system più disparati. L’assenza di un’interfaccia grafica e l’indisponibilità di una versione in italiano potrebbero tuttavia causare difficoltà agli utenti meno esperti.
Basato su Debian Linux, Clonezilla è un prodotto opensource da considersi appannaggio degli utenti più smaliziati.
Tra i “contro”, sebbene sia un software funzionante interamente da CD ROM (”Live CD”) e sia capace di supportare qualunque periferica di memorizzazione USB, manca ancora all’appello una funzionalità che permetta di scrivere i file d’immagine direttamente su supporto CD o DVD utilizzando il masterizzatore.


l disco CloneZilla clonazione passo passo e gli screenshots e fornisce anche spiegazioni sul prodotto documentazione separati dalle suddette tipi di clonazione.

Visita: CloneZilla Disk Cloning Sito web

venerdì 3 aprile 2009

Elenco Comandi Linux


Comunicazione
ftp File Transfer Protocol.
login Accesso.
rlogin Accesso a un sistema remoto.
rsh Esegue una shell o un singolo comando su un sistema remoto.
talk Permette di scambiare messaggi in maniera interattiva con altri terminali.
telnet Connette ad un altro sistema.
tftp Trivial File Transfer Protocol.
uudecode Decodifica i file preparati con uuencode per l'invio per posta elettronica.
uuencode Codifica i file contenenti caratteri binari per l'invio per posta elettronica.
vacation Risponde automaticamente ai messaggi di posta elettronica.

Confronto file
cmp Confronta due file, byte per byte.
comm Confronta gli elementi di due file ordinati.
diff Confronta sue file, linea per linea.
diff3 Confronta tre file.

Gestione file
cat Concatena i file o li visualizza.
chfn Cambia le informazioni utente per finger, posta elettronica, ecc.
cksum Calcola la checksum.
chmod Modifica le modalità di accesso ai file.
chsh Cambia la shell di login.
cp Copia file.
csplit Spezza i file in posizioni specifiche.
dd Effettua la copia file da e verso dischi in formato raw.
file Determina il tipo di un file.
head Mostra le prime linee di un file.
less Visualizza i file una schermata alla volta.
ln Crea degli alias per i nomi dei file.
ls Elenca file o directory.
merge Unisce le modifiche di diversi file.
mkdir Crea una directory.
more Visualizza i file una schermata alla volta.
mv Sposta o rinomina file o directory.
newgrp Cambia il gruppo corrente.
pwd Visualizza la directory corrente.
rcp Copia file su un sistema remoto.
rm Elimina file.
rmdir Elimina directory.
tail Mostra le ultime linee di un file.
split Suddivide i file in modo uniforme.
wc Conta righe, parole e caratteri.

Stampa
lpq Mostra lo stato dei lavori di stampa.
lpr Invia alla stampante.
lprm Elimina un lavoro di stampa.
lpstat Ottiene lo stato della stampante.
pr Formatta e impagina per la stampa.

Programmazione
ar Crea aggiorna i file di libreria.
as Genera il file oggetto.
bison Genera tabelle di parsing.
cpp Effettua il preprocessing del codice C.
flex Analizzatore lessicale.
g++ Compilatore C++ GNU.
gcc Compilatore C GNU.
ld Editor di link (link editor).
m4 Elaboratore di macro.
make Crea programmi.
ranlib Rigenera la tabella dei simboli dell'archivio.
rpcgen Traduce il codice RPC in codice C.
yacc Genera tabelle di parsing.

Manutenzione dei Programmi
cvs Gestisce diverse versioni (revisioni) di file sorgente.
etags Genera liste di simboli da utilizzare con l'editor Emacs.
gctags Genera liste di simboli da utilizzare con vi.
gdb Debugger GNU.
gprof Visualizza dati di profiling di file oggetto.
imake Genera makefile da utilizzare con make.
make Serve per la manutenzione, l'aggiornamento e la rigenerazione di programmi e file correlati.
nm Visualizza la tabella dei simboli di file oggetto.
patch Applica patch al codice sorgente.
rcs Gestisce diverse versioni (revisioni) di file sorgente.
size Stampa le dimensioni di un file oggetto in byte.
strace Traccia le chiamate e i segnali del sistema.
strip Elimina simboli di un file oggetto.

Ricerca
apropos Cerca argomenti nelle pagine di manuale.
egrep Versione estesa di grep.
fgrep Cerca stringhe di testo letterali nei file.
find Cerca nomi di file nel sistema.
grep Cerca pattern di testo nei file.
strings Cerca pattern di testo nei file binari.
whereis Comando di ricerca.

Programmazione shell
echo Riproduce nell'output gli argomenti indicati sulla linea di comando.
expr Esegue operazioni aritmetiche e confronti.
printf Formatta e stampa gli argomenti sulla linea di comando.
sleep Fa una pausa durante l'elaborazione.
test Verifica una condizione.

Memorizzazione
bzip2 Comprime i file per liberare spazio.
cpio Crea e scompatta gli archivi di file.
gunzip Espande i file compressi (.gz e.Z).
gzip Comprime i file per liberare spazio.
shar Crea un archivio di shell.
tar Copia file su o ripristina file da un supporto di archiviazione.
zcat Visualizza il contenuto di file compressi.

Stato del sistema
at Esegue comandi in un secondo momento.
atq Mostra i lavori messi in coda da at.
atrm Rimuove i lavori messi in coda da at.
chgrp Cambia il gruppo di un file.
chown Cambia il proprietario di un file.
crontab Automatizza i comandi.
date Visualizza o imposta la data.
df Mostra lo spazio libero su disco.
du Mostra l'uso del disco.
env Mostra le variabili d'ambiente.
finger Visualizza informazioni sugli utenti.
kill Termina un comando in esecuzione.
printenv Mostra le variabili d'ambiente.
ps Mostra i processi.
stty Imposta o visualizza le impostazioni di terminale.
who Mostra chi è connesso.

Elaborazione di testo
col Elabora i caratteri di controllo.
cut Seleziona le colonne da visualizzare.
ex Un editor di linee che sta sotto vi.
expand Converte i tab in spazi.
fmt Produce linee di lunghezza più o meno uniforme.
fold Interrompe le righe.
gawk Elabora liee o record uno alla volta.
ghostscript Visualizza file PostScript o PDF.
groff Formatta l'input di troff.
ispell Controlla l'ortografia interattivamente.
join Unisce diverse colonne in un database.
paste Unisce colonne o ne scambia l'ordine.
rev Visualizza le linee in ordine diverso.
sed Editor di testo non interattivo.
sort Ordina o unisce file.
tac Visualizza le linee in ordine inverso.
tr Traduce (ridefinisce) caratteri)
uniq Trova le linee ripetute o quelle uniche in un file.
xargs Elabora molti argomenti in porzioni maneggevoli.
vi Editor di testo visuale.

Comandi vari
banner Crea dei poster a partire da parole.
bc Calcolatrice di precisione arbitraria.
cal Visualizza il calendario.
clear Pulisce lo schermo.
man Fornisce informazioni su un comando.
nice Riduce la priorità di un lavoro.
nohup Mantiene in esecuzione un lavoro dopo la disconnessione.
passwd Imposta la password di login.
script Produce una trascrizione della sessione di login.
su Permette di diventare superutente.
tee Memorizza l'output in un file e contemporaneamente lo invia allo schermo
which Visualizza il percorso comando.

Gestione dell'orologio di sistema
hwclock Gestisce l'orologio hardware.
netdate Imposta l'orologio sincronizzandolo con quello dell'host.
rdate Gestisce il server di data/ora.
zdump Stampa l'elenco dei fusi orari.
zic Crea i file di informazioni per la conversione di informazioni di tipo data/ora.

Daemon
apmd Daemon di Advanced Power Management.
bootpd Daemon Internet Boot Protocol.
fingerd Daemon Finger.
ftpd Daemon File Transfer Protocol.
gated Gestisce le tabelle di routing tra reti differenti.
identd Identifica l'utente che sta eseguendo un processo TCP/IP.
imapd Daemon del server di posta elettronica IMAP.
inetd Daemon per i servizi Internet.
kerneld Fornisce servizi di caricamento automatico di moduli del kernel.
klogd Gestisce syslogd.
lpd Daemon per la stampante.
mountd Server per le richieste di mount su NFS.
named Server per i nomi di dominio Internet.
nfsd Daemon NFS.
pop2d Server POP.
pop3d Server POP.
powerd Monitorizza una connessione UPS.
pppd Gestisce le connessioni di rete con protocollo punto-punto (Point to Point Protocol, in breve PPP).
rdistd Server per la distribuzione remota di programmi.
rexecd Server per l'esecuzione remota di programmi.
rlogind Server rlogin.
routed Daemon di routing.
rshd Server di shell remota.
rwhod Server remoto per who (rwho).
syslogd Daemon per il logging del sistema.
talkd Daemon di talk.
tcpd Daemon per la rete TCP.
tftpd Daemon Trivial File Transfer Protocol.
update Daemon per il flush dei buffer.
ypbind Processo NIS binder.
yppasswdd Server per la modifica di password NIS.
ypserv Server dei processi NIS.

Hardware
agetty Avvia la sessione utente al terminale.
arp Gestisce la cache ARP.
cardctl Controlla le schede PCMCIA.
cardmgr Daemon del gestore di schede PCMCIA.
cfdisk Gestisce le partizioni del disco (interfaccia grafica).
fdisk Gestisce le partizioni del disco.
getty Avvia la sessione utente al terminale.
kbdrate Gestisce la frequenza di ripetizione della tastiera.
ramsize Stampa informazioni riguardanti un disco RAM.
setserial Imposta informazioni per la porta seriale.
slattach Utilizza linee seriali come interfacce di rete.

Informazioni sull'host
arch Stampa l'architettura della macchina.
dnsdomainname Stampa il nome di dominio DNS.
domainname Stampa il nome di dominio NIS.
free Stampa l'uso della memoria.
host Stampa informazioni sull'host e sul fuso orario.
hostname Stampa o imposta il nome dell'host.
nslookup Interroga i server di dominio di Internet.
uname Stampa informazioni sull'host.

Installazione
cpio Copia file di archivio.
install Copia file in particolari locazioni offrendo l'accesso agli utenti ed imposta le autorizzazioni.
rdist Distribuisce file su sistemi remoti.
tar Copia file su o ripristina file da un supporto di archiviazione.

Posta elettronica
fetchmail Legge posta elettronica da server remoti.
formail Converte l'input in un formato compatibile con la posta elettronica.
mailq Stampa un riepilogo della coda di posta.
makemap Aggiorna le mappe del database per sendmail.
rmail Gestisce posta elettronica uucp.
sendmail Invia e riceve posta elettronica.

Gesione dei filesystem
debugfs Permette il debug di filesystem extfs
dosfsck Verifica e corregge problemi su filesystem DOS or VFAT.
dumpe2fs Stampa informazioni riguardanti il superblock e i gruppi di blocchi.
e2fsck Verifica e corregge problemi su filesystem di tipo Second Extended Filesystem.
fdformat Formatta il floppy disk.
fsck Verifica e corregge problemi su filesystem.
fsck.minix Verifica e corregge problemi su filesystem MINIX.
fuser Elenca i processi che utilizzano un determinato filesystem.
mke2fs Crea un nuovo filesystem di tipo Second Extended Filesystem.
mkfs Crea un nuovo filesystem.
mkfs.ext2 Altro nome per mke2fs.
mkfs.minix Crea un nuovo filesystem MINIX.
mklost+found Crea una directory lost+found.
mkraid Imposta un dispositivo RAID.
mkswap Permette di definire lo spazio di swap.
mount Monta un filesystem.
raidstart Attiva un dispositivo RAID.
raidstop Disattiva un dispositivo RAID.
rdev Descrive o modifica impostazioni per il filesystem root.
rootflags Elenca o imposta i flag utilizzati per montare il filesystem root.
showmount Elenca le directory esportate.
swapdev Visualizza o imposta i flag utilizzati per montare il filesystem root.
swapoff Smette di utilizzare un dispositivo per lo swapping.
swapon Inizia ad utilizzare un dispositivo per lo swapping.
sync Scrive i buffer di un filesystem sul disco.
tune2fs Gestisce filesystem di tipo Second Extended Filesystem.
umount smonta un filesystem.

Gestione del Kernel
depmod Crea un elenco di dipendenze del modulo
insmod Installa un nuovo modulo del kernel
lsmod Elenca i moduli del kernel
modprobe Carica un nuovo modulo assieme ai relativi moduli dipendendi
rmmod Rimuove un modulo

Gestione della Rete
dip Stabilisce connessioni IPdi tipo dial-up
gdc Amministra il daemon di routing gated
ifconfig Gestisce le interfacce di rete
ipchains Amministra i servizi di firewall (kernel 2.2.x)
iptables Amministra i servizi di firewall (kernel 2.4.x)
named Traduce i nomi di dominio in IP e viceversa
netstat Visualizza lo stato di rete
portmap Effettua il mapping dei daemon sulle porte
rarp Gestisce la tabella di RARP
route Gestisce la tabella di routing
routed Mantiene aggiornate in modo dinamico le tabelle di routing
rpcinfo Fornisce informazioni su RPC
ruptime Mostra da quanto tempo un sistema remoto è attivo
rwho Mostra chi è connesso a un sistema remoto
systat Mostra lo stato dei sistemi remoti
traceroute Traccia un percorso (route) di rete verso un host remoto

Amministrazione del NIS
domainname Imposta o visualizza il nome del dominio NIS corrente
makedbm Rigenera Database NIS
ypbind Si connette ad un server NIS
ypcat Stampa i valori contenuti in un database NIS
ypchfn Cambia le informazioni utente contenute in un database NIS per finger, posta elettronica ecc.
ypchsh Modifica la shell di login di un utente in un database NIS
ypinit Crea un nuovo database NIS
ypmatch Stampa il valore di una o più chiavi NIS
yppasswd Modifica la password di un utente in un database NIS
yppasswdd Aggiorna un database NIS dopo l'esecuzione del comando yppasswd
yppoll Determina la versione di un mapping NIS di un server NIS
yppush Distribuisce un mapping NIS
ypserv Daemon del server NIS
ypset Punta ypbind a un server specifico
ypwhich Visualizza il nome di un server NIS o di un map master
ypxfr Trasferisce un database NIS da un server all'host locale

Stampa
lpc Controlla la stampante di linea
tunelp Permette di calibrare i parametri della stampante

Sicurezza e Integrazione dei sistemi
chroot Modifica la directory di root
badblocks Ricerca blocchi difettosi

Avvio e Arresto del sistema
bootpd Daemon Internet Boot Protocol
bootpgw Gateway Internet Boot Protocol
bootptest Verifica il funzionamento di bootpd
halt Arresta il sistema
init Cambia il runlevel
reboot Arresta il sistema e poi lo riavvia
runlevel Stampa il runlevel del sistema
shutdown Arresta il sistema in modo sicuro
telinit Modifica il runlevel corrente
uptime Visualizza il tempo di funzionamento (uptime) delle macchine locali

Attività del sistema e gestione dei processi
fuser Identifica i processi che stanno utilizzando un file o un filesystem
psupdate Aggiorna /boot/psupdate
renice Modifica la priorità dei processi in esecuzione
top Mostra i processi
Utenti
chpasswd Modifica più password
groupadd Aggiunge un nuovo gruppo
groupdel Elimina un gruppo
groupmod Modifica gruppi
grpck Verifica l'integrità del file system relativi ai gruppi
grpconv Converte un file di gruppo in un file di gruppo shadow
lastlog Genera un rapporto con l'ora dell'ultimo accesso dell'utente
newusers Aggiunge un nuovo utente con un procedura batch
pwck Verifica l'integrità dei file di sistema relativi alle password
pwconv Converte un file di password in password shadow
rusers Stampa informazioni relative ai computer remoti nello stile di who
rwall Invia un messaggio agli utenti remoti
useradd Aggiunge un nuovo utente
userdel Elimina un utente e la sua home directory
uermod Modifica le informazioni dell'utente
w Elenca gli utenti connessi
wall Scrive a tutti gli utenti
whoami Mostra le modalità di collegamento dell'utente che immette il comando

Comandi Vari
cron Pianifica comandi permettendo di avviarne l'esecuzione in date e ore stabilite
dmesg Stampa messaggi di avvio una volta che il sistema è avviato
ldconfig Aggiorna i collegamenti alle librerie ed effettua il caching
logger Invia messaggi al logger di sistema
logrotate Comprime i log di sistema e ne gestice la rotazione
rstat Visualizza lo stato del sistema dell'host
run-parts Esegue tutti gli script contenuti in una directory

Comandi di amministrazione TCP/IP
ftpd Server per il trasferimento di file
gated Gestisce le tabelle di routing tra reti differenti
host Stampa informazionisull'host e sul fuso orario
ifconfig Configura i parametri per le interfacce di rete
named Traduce i nomi di dominio in indirizzi ip e viceversa
netstat Visualizza lo stato di rete
nslookup Interroga i server di nomi di dominio
ping Verifica se un host remoto è raggiungibile via rete
pppd Crea connessioni seriali PPP
rdate Invia una notifica al server di data/ora che la data è cambiata
route Gestisce le tabelle di routing
routed Mantiene aggiornate in maniera dinamica le tebelle di routing
slattach Utilizza linee seriali come interfacce di rete
telnetd Server per sessioni Telnet da host remoti
tftpd Server per un insieme ristretto di trasferimenti di file

Comandi di amministrazione per NFS e NIS
domainname Imposta o visualizza il nome del dominio NIS corrente
makedbm Rigenera il database NIS
portmap Mapper di porte DARPA verso numeri di programmi RPC
rpcinfo Fornisce di informazioni su RPC
ypbind Si connette ad un server NIS
ypcat Stampa i valori contenuti in un database NIS
ypchfn Cambia le informazioni utente contenute in un database NIS per finger, posta elettronica ecc.
ypchsh Modifica la shell di login di un utente in un database NIS
ypinit Crea un nuovo database NIS
ypmatch Stampa il valore di una o più chiavi NIS
yppasswd Modifica la password di un utente in un database NIS
yppasswdd Aggiorna un database NIS dopo l'esecuzione del comando yppasswd
yppoll Determina la versione di un mapping NIS di un server NIS
yppush Distribuisce un mapping NIS
ypserv Daemon del server NIS
ypset Punta ypbind a un server specifico
ypwhich Visualizza il nome di un server NIS o di un map master
ypxfr Trasferisce un database NIS da un server all'host locale

TrueCrypt

TrueCrypt è un software open source per utenti Windows, Linux e Mac OS che consente di creare e gestire in modo rapido e sicuro uno o più dischi virtuali crittografati limitando l'accesso alle informazioni solo agli utenti in possesso della password.

Vediamo rapidamente come procedere per creare un disco virtuale:

1 - Scarichiamo TrueCrypt dalla pagina di download. Il software è in inglese ma una volta installato possiamo modificare la lingua copiando nella cartella di installazione il file xml per la localizzazione in lingua italiana disponibile qui (solo per Windows).

2 - Lanciamo TrueCrypt

tc1.PNG

3 - Clicchiamo sul pulsante Crea Volume

tc2.PNG

4 - Da questa finestra possiamo scegliere se creare un volume standard o nascosto, in questo esempio vedremo come creare un volume standard. Spuntiamo Crea un volume standard di TrueCrypt e clicchiamo su Avanti.

tc3.PNG

5 - Clicchiamo su Seleziona file per scegliere il percorso e insere il nome del nuovo volume (es. "il mio disco virtuale"), quindi click su Anvanti.

tc4.PNG

6 - Selezioniamo dal menu a tendina l'algoritmo di criptazione (es. "Blowfish", mi sono sempre fidato di Schneier), quindi click su Avanti.

tc5.PNG

7 - Definiamo le dimensioni del disco virtuale che vogliamo creare (per l'esempio è stato creato un disco virtuale da 100 MB) e cliccaimo su Avanti.

tc6.PNG

8 - Inseriamo la password su Password e su Conferma (se dimenticate la password non sarà più possibile accedere al vostro disco virtuale) e clicchiamo su Avanti.

tc7.PNG

9 - Selezioniamo il formato del Filesystem dal menu a tendina (per l'esempio è stato scelto "FAT") e clicchiamo su Formatta.

tc8.PNG

10 - Il volume è stato creato.

Come accedere al disco virtuale

1) Lanciamo TrueCrypt

tc9.PNG

2) Clicchiamo su Seleziona File per scegliere il file appena creato che contiene il nostro disco virtuale e poi su Monta.

3) Ci verrà chiesto di inserire la password, inseriamola e clicchiamo su Ok.

4) Adesso su Risorse del computer troverete una nuova unità (es. Disco locale (E:)) su cui possiamo inserire i nostri documenti in tutta sicurezza.

5) Quando abbiamo finito di utilizzare il disco virtuale possiamo farlo sparire cliccando sul pulsante Smontaggio dalla finestra principale di TrueCrypt.

DROPBOX : Store, Sync and Share

DropBox è un software multi-piattaforma (Windows, Mac e Linux) che semplifica notevolmente la condivisione ed il salvataggio dei propri file online. Attraverso questo programma è possibile utilizzare un harddisk remoto senza l’incombenza di imparare l’uso di nuove interfacce o nuovi comandi: il software è completamente trasparente all’utente finale così come accade per iDisk di Apple.

Il disco remoto appare sotto forma di cartella, e può contenere tutti i file che vogliamo. Per poter inserire un file è sufficiente trascinarlo. La sincronizzazione tra file remoto e file corrente è completamente automatica e l’accesso universale ai file è garantito dalla disponibilità del software per i principali sistemi operativi e persino da una versione completamente via web.

Il servizio potrebbe essere utile per condividere foto o documenti con altri utenti. Nel caso dei documenti, è disponibile una speciale cartella che contiene tutti i file pubblici. Utilizzando il menu contestuale su un singolo file remoto è possibile copiare in memoria il suo indirizzo web per poterlo condividere con amici e colleghi. Nel caso di fotografie è possibile trascinare intere cartelle sul disco remoto, creando dei veri e propri album fotografici pubblici o privati.

Sul fronte della sicurezza DropBox è assolutamente valido dal momento che l’intera comunicazione con il server avviene utilizzando il protocollo SSL e crittografando i dati con l’algoritmo AES-256. E’ possibile abilitare l’accesso ad una cartella anche solo ad alcuni utenti attraverso la registrazione dei loro indirizzi email; creando dei veri e propri spazi di lavoro.

Il servizio offre gratuitamente 2.0Gb di spazio che possono essere estesi a 50Gb pagando $9,99 al mese oppure $99 all’anno. DropBox è disponibile gratuitamente attraverso il sito ufficiale.

mercoledì 1 aprile 2009

Fedora 11 Beta

fedora 11 betaFedora rilascia la versione 11 beta , denominata “Leonidas”, della sua celebre distribuzione desktop Linux. In questa release le novità sono molteplici e sono rappresentate dall’integrazione di Thunderbird 3.0, dal kernel mode-setting supportato da molte schede grafiche, da un nuovo controllo del volume, dall’integrazione di Nouveau di default( si tratta di driver Open Source per schede Nvidia) e da numerose altre migliorie.

Il team di Fedora ha annunciato, nei giorni scorsi, che adotterà il driver Nouveau a scapito di quello ufficiale proprietario. I nuovi driver Open Source non hanno ancora raggiunto una versione stabile ma gli sviluppatori di Fedora sono fiduciosi sull’utilizzo di Nouveau.

Sul wiki ufficiale è apparsa una bozza di roadmap di Fedora 11, caratterizzata dai soliti 6 mesi di sviluppo che intercorrono tra una release e l’altra.

Tra le principali feature che ci si aspetta da Fedora 11, vi sono l’introduzione di DeviceKit, uno strumento per la gestione dei dispositivi hardware, la possibilità di compilare applicazioni Windows direttamente su Linux, e il supporto Multiseat per gestire più monitor, tastiere e mouse contemporaneamente.

Seconfedora logodo la Release Schedule, Fedora 11 dovrebbe essere rilasciata il 26 maggio 2009, dopo una Pre-Alpha, una Alpha, una Beta e una Preview, rispettando la tradizione portata avanti da qualche anno.

Dal sito ufficiale di Fedora è possibile scaricare la beta in vari formati.

RESET PASSWORD di root su LINUX

Avviare la macchina di cui non si ricorda la password dell'utente root e seguire questa guida passo passo:
  1. Premere il tasto F9 sulla schermata di avvio (bisogna essere veloci perché si hanno pochi secondi a disposizione).
  2. Ora si aprirà il menù di GRUB, selezionare la configurazione d'avvio e premere e.
  3. Arrivati a questo punto si presenteranno diverse righe, posizionarsi su quella che inizia con kernel ... e premere di nuovo e.
  4. Verso la fine della stringa trovate la parola ro, sostituitela con rw(questo vi permetterà di accedere anche in scrittura) e aggiungete a fine riga la seguente sintassi: init=/bin/bash [ATTENZIONE: la tastiera è impostata di default con quella americana, il simbolo = equivale a premere il bottone ì e lo slash / equivale a – (il trattino, quello che si trova vicino ad Invio/Enter)].
  5. Ora premete Invio/Enter e quindi il tasto b (che è il comando boot per avviare il sistema).
  6. Dopo qualche secondo si aprirà la riga di comando. bash-version# Digitate i seguenti comandi (facendo attenzione agli spazi): bash-version# mount / ­o remount,rw bash-version# passwd Changing password for user root. New UNIX password: (nuova password di root) Retype new UNIX password: (nuova password di root) passwd:all authentication tokens updated succesfully bash-version# mount / ­o remount,ro bash-version# reboot
  7. Il gioco è fatto.

Semplici Comandi VI

Comandi principali

Salvare e uscire
ZZ salvare e uscire
:w salvare
:w salvare in altro file con il nome desiderato
:wq salvare e uscire
:q se non sono state effettuate modifche usce senza salvare
:q! uscita incondizionata

Comandi di copia e incolla
yy copia la riga corrente
y2 copia 2 righe sotto la posizione in cui si trova il cursore
p incolla il testo nel punto dove si trova il cursore

Cancellare righe o caratteri
x cancella il carattere in cui si trova il cursore
X cancella il carattere alla sinistra del cursore
D cancella tutto quello che si trova alla sinistra del cursore fino alla fine della riga
dd cancella la riga in cui si trova il cursore
3dd cancella 3 righe partendo dalla quella in cui si trova il cursore
dG cancella dalla posizione in cui si trova il cursore fino alla fine del file
d1G cancella dalla posizione in cui si trova il cursore fino all'inizio del file

Spostarsi nel file
^ inizio della riga corrente
$ fine della riga corrente
G fine del file
1G inizio del file

Ricerca e sostituzione del testo
/ cerca il testo dalla posizione corrente verso il basso
? cerca il testo dalla posizione corrente verso l'alto
u annulla l'ultima modifica effettuata
U annulla l'ultimo annullamento
. ripete l'ultimo comando